Colore
Brillante, limpido, giallo paglierino con riflessi verdognoli
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Il vitigno Chardonnay fu introdotto in Alto Adige già nel 1835 per iniziativa dell’arciduca Giovanni d’Asburgo, e più tardi fu ripreso dal fondatore del primo istituto tecnico enologico italiano, che ne promosse la diffusione capillare. Noto inizialmente come Pinot bianco “giallo”, lo Chardonnay fu riscoperto in grande stile dai viticoltori altoatesini negli anni Ottanta. Le vigne da cui provengono le nostre uve - situate nelle zone di Magrè, Cortaccia, Salorno e Pochi - grazie ai loro terreni calcarei ricchi di ciottoli, garantiscono a questo vitigno delle condizioni di crescita vantaggiose.
Brillante, limpido, giallo paglierino con riflessi verdognoli
Aromi discreti, bouquet accentuato, fresco, fruttato (pesca, melone, agrumi), floreale, note minerali
Corpo medio, equilibrato, fruttato, morbido, secco
Con antipasti, pietanze di pasta, pesce, crostacei, pollame e come aperitivo
Vigneti selezionati a Magrè, Salorno, Cortaccia e Pochi. 230 - 500 metri s.l.m.
Sabbiosi, ghiaiosi e molto calcarei
Sulle fecce fini e sui lieviti in accaio (circa quattro mesi).
Fermentazione: a temperatura controllata in acciaio
1-2 anni
Un obiettivo importante della biodinamica è il ciclo naturale completo. L'azienda agricola funziona come un microcosmo organico, dove oltre all'uomo convivono una grande varietà di piante e animali.